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Manoscritto cartaceo (mm. 193x135). Carte 365 di cui 5 bianche con numerazione moderna a matita su di una errata antica a penna. Scrittura corsiva di una sola mano; disegni a penna di fiorami in fine dei capitoli + 3 disegni per le genealogie (carta 225v, 227v, 228v). Sulla carta di sguardia in fine, disegno di un paesaggio dal tratto molto primitivo. Fioriture alle carte, qualche gora. Legatura coeva in pergamena molle. Fori di tarlo a piatti, contropiatti e dorso. I due trattati sono parte integrante del corso di teologia riservato alla formazione dei novizi nel Collegio dell'Ordine vallombrosano di Badia a Passignano e anche alla specializzazione delle lingue orientali. I giovani venivano istruiti da valenti maestri per cui il Collegio aveva molta reputazione e importanza, tanto che viene supposta la frequenza, come novizio, di Galileo. Il corso è stato raccolto da un monaco assistente come recita la scritta che compare a carta 334r, in parte illeggibile a causa di cancellature: "Index omnium eorumque in isto codice continentur, tum de Sacramentis, tum de triplice voto: (Collectis a R. P. D. Blasiis Vanni Congregationes Vallombrosae. Passinianensis Cenobio).". Codice articolo bc_16001

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